In questa pagina raccolgo degli esempi di test (a risposta multipla oppure a
risposta libera) che
riguardano gli argomenti finora trattati al corso. Per ogni lezione (o gruppi di
lezioni) sono presenti diverse domande. Non ci sarebbe bisogno di specificarlo
ma... "Queste domande sono puramente indicative e non esaustive
delle domande che possono venire fatte allo scritto"... ovviamente :-)
Inoltre, la indicazione delle lezioni a cui fare riferimento (oltre ad essere
in alcuni casi puramente indicativa) permette di fare riferimento ai capitoli e
paragrafi del libro da studiare. In nessun caso sarà sufficiente
lo studio sui lucidi usati a lezione.
Elenco delle domande per argomenti
- Introduzione al corso
- Codifica della Informazione
- Aritmetica degli interi
- Aritmetica in virgola mobile
- Logica digitale

1. Introduzione al corso
 | La architettura di un calcolatore:
 | fa riferimento alle interazioni del calcolatore in rete con altri
calcolatori |
 | fa riferimento alle unità operazionali del calcolatore ed alle loro
interconnessioni |
 | è la stessa cosa della organizzazione del calcolatore |
 | nessuna delle precedenti |
|
 | La scalabilità verso il basso della famiglia di sistemi IBM/370 è
spiegata dal fatto che:
 | la organizzazione dei calcolatori IBM/370 è la stessa per tutti i
modelli |
 | la architettura dei calcolatori IBM/370 è la stessa per tutti i
modelli |
 | la architetture dei calcolatori IBM/370 è uguale alla loro
organizzazione per tutti i modelli |
 | non hanno una architettura comune |
|
 | La struttura e le funzionalità di un sistema sono:
 | la struttura è la architettura mentre le funzionalità sono le varie
organizzazioni possibili |
 | la struttura è il progetto della architettura mentre le funzionalità
sono le diverse maniere in cui diversi calcolatori sono interconnessi |
 | la struttura è la unità di calcolo mentre le funzionalità sono le
operazioni che sono permesse |
 | nessuna delle precedenti |
|
 | Le 4 principali funzionalità di un calcolatore sono:
 | Elaborazione dei dati, Memorizzazione dei dati, Controllo,
Organizzazione fisica |
 | Memorizzazione dei dati, Elaborazione dei dati, Controllo,
Trasferimento dei Dati |
 | Elaborazione dei dati, Memorizzazione dei dati, Architettura del
calcolatore, Central Processing Unit |
 | Nessuna delle precedenti |
|
 | Ogni operazione all'interno di un calcolatore:
 | deve utilizzare necessariamente tutte le principali
funzionalità |
 | deve necessariamente utilizzare la funzionalità di Elaborazione dati |
 | deve necessariamente utilizzare la funzionalità di Memorizzazione
dati |
 | Nessuna delle precedenti |
|

2. Codifica della Informazione
 | Nella notazione posizionale pesata:
 | ogni cifra ha lo stesso peso |
 | ogni cifra ha il peso che dipende dalla posizione della cifra |
 | ogni cifra ha il peso che dipende dal numero di simboli diversi
utilizzati |
 | nessuna delle precedenti |
|
 | La notazione posizionale pesata:
 | può essere usata esclusivamente con basi che siano potenze di due |
 | può essere usata esclusivamente con base 2, 8, 10 e 16 |
 | può essere usata esclusivamente con basi che siano numeri pari |
 | nessuna delle precedenti |
|
 | Per convertire un numero da base 10 a base 2:
 | si scrivono le sue cifre (partendo dalla più significativa) in base 2 |
 | si procede a dividere il numero successivamente per 2 e si considerano
i resti ottenuti come i valori dei bit (a partire dal meno
significativo: il primo resto è il bit meno significativo e così via) |
 | si procede a dividere il numero successivamente per 2 e si considerano
i resti ottenuti come i valori dei bit (a partire dal più
significativo: il primo resto è il bit più significativo e così via) |
 | nessuna delle precedenti |
|
 | La base di una rappresentazione posizionale pesata
 | indica il numero massimo di cifre che si possono utilizzare in un
singolo numero |
 | indica il numero di cifre disponibili |
 | indica i diversi modi di effettuare le conversione binario-decimale |
 | nessuna delle precedenti |
|
 | In un numero frazionario binario < 1 il bit più significativo
 | ha posizione 0 |
 | ha posizione -1 |
 | ha posizione -n dove n è il numero di cifre del numero
binario |
 | nessuna delle precedenti |
|
 | La rappresentazione in base 2 di un numero frazionario in base 10:
 | contiene sempre un numero infinito di cifre |
 | contiene sempre un numero finito di cifre |
 | può contenere un numero infinito di cifre |
 | nessuna delle precedenti |
|
 | La maniera più efficiente per convertire un intero in base 2 in base 8
è:
 | convertire l'intero in base 10 e poi da base 10 convertirlo in base 8 |
 | raggruppare i bit a tre a tre partendo dal più significativo e
convertire ogni tripletta di bit nella cifra ottale corrispondente |
 | raggruppare i bit a tre a tre partendo dal meno significativo e
convertire ogni tripletta di bit nella cifra ottale corrispondente |
 | nessuna delle precedenti |
|
 | Il valore in base 2 di 0.43 (in base 10) troncato dopo la 12-ma cifra
decimale è:
 | 0.011010010011 |
 | 0.011101101101 |
 | 0.011011100001 |
 | nessuno dei precedenti |
|
 | Nella rappresentazione modulo e segno, il bit più significativo an-1
 | serve a indicare se il numero è maggiore di zero (e vale 1 in questo
caso) oppure no (ed in questo caso vale 0) |
 | ha peso pari a 2n-1 |
 | ha peso pari a -2n-1 |
 | serve a indicare se il numero è maggiore di zero (e vale 0 in questo
caso) oppure no (ed in questo caso vale 1) |
|
 | Quale è il massimo ed il minimo intero rappresentabile (in modulo e
segno) su 8 bit?
 | + 128 e -128 |
 | + 127 e -128 |
 | + 128 e -127 |
 | +127 e .-127 |
|
 | Sia dato l'intero binario in complemento a due su 8 bit: 10000010. Esso
rappresenta:
 | -4 in base 10 |
 | -2 in base 10 |
 | -126 in base 10 |
 | nessuno dei precedenti |
|
 | Supponendo di avere l'intero in complemento a due su 8 bit 10011001, lo
stesso intero rappresentato in complemento a due su 12 bit è
 | 111110011001 |
 | 100000011001 |
 | 011110011001 |
 | nessuno dei precedenti |
|
 | In complemento a due su n bit, la stringa con un 1 seguito da n-1
zeri (cioè 10n-1) vale sempre
 | 0 |
 | 1 |
 | -1 |
 | nessuna delle precedenti |
|
 | Nel codice ASCII per poter convertire un carattere da maiuscolo a
minuscolo:
 | si deve complementare un bit |
 | si deve complementare due bit |
 | si devono complementare 1 bit (se la lettera è da 'A' fino a
'M') oppure 2 bit (se la lettera è da 'N' a 'Z') |
 | nessuna delle precedenti |
|

3. Aritmetica degli interi
 | Per ottenere la negazione di un numero binario espresso in complemento a
due:
 | si complementa ogni singolo bit e si somma 1 |
 | si somma 1 e poi si complementa ogni singolo bit |
 | si complementa ogni singolo bit |
 | nessuna delle precedenti |
|
 | L'intervallo di rappresentazione di un numero in complemento a due su 4
bit è:
 | da -8 fino a +7 |
 | da -8 fino a +8 |
 | da -7 fino a +8 |
 | da -16 fino a +15 |
|
 | L'overflow in una operazione tra interi rappresentati in complemento a
due:
 | si può presentare esclusivamente nella operazione di
somma |
 | si può presentare esclusivamente nella operazione di sottrazione |
 | si può presentare sia nella operazione di somma che nella operazione
di sottrazione |
 | nessuna delle precedenti |
|
 | La operazione di negazione di un numero binario
 | è più semplice nella rappresentazione in complemento a due rispetto
a quella in modulo e segno |
 | è più difficile nella rappresentazione in complemento a due rispetto
a quella in modulo e segno |
 | hanno uguale difficoltà |
 | nessuna delle precedenti |
|
 | L'overflow si verifica se e soltanto se:
 | il bit più significativo è a 1 |
 | il bit più significativo è a 0 |
 | il bit più significativo di uno dei due operandi è diverso da quello
dell'altro operando |
 | nessuna delle precedenti |
|

4. Aritmetica in virgola mobile
 | Nella rappresentazione in virgola mobile:
 | lo zero non può essere rappresentato e si usa una particolare
configurazione di bit per indicarlo pari a tutti zeri |
 | lo zero può essere rappresentato |
 | lo zero non può essere rappresentato e si usa una particolare
configurazione di bit per indicarlo pari a tutti zeri tranne il bit di
segno |
 | nessuna delle precedenti |
|
 | Nella rappresentazione in virgola mobile con segno (S), mantissa (M) ed
esponente (E): S x M E
 | il segno si riferisce alla mantissa |
 | il segno si riferisce all'esponente |
 | il segno può riferirsi sia alla mantissa sia all'esponente, dipende
se la mantissa è diversa da zero |
 | nessuna delle precedenti |
|
 | Nella rappresentazione in virgola mobile
 | per la mantissa e per l'esponente si usa la rappresentazione
polarizzata |
 | per la mantissa si usa la normalizzazione e per l'esponente si usa la
rappresentazione polarizzata |
 | per la mantissa e per l'esponente si usa la normalizzazione |
 | nessuna delle precedenti |
|
 | La rappresentazione in virgola mobile (normalizzata) di 0.001101 x 2110
è:
 | 0 10000000 10100000000000000000000 |
 | 0 11000000 00110100000000000000000 |
 | 0 10000000 11010000000000000000000 |
 | nessuna delle precedenti |
|
 | Nella rappresentazione in virgola mobile, la scelta di memorizzare prima
l'esponente e poi la mantissa è dovuta:
 | per rendere più efficiente il confronto tra due numeri in virgola
mobile |
 | per rendere più efficiente la somma in virgola mobile |
 | per rendere più efficiente la rappresentazione dei valori di Infinito
(positivo e negativo) |
 | nessuna delle precedenti |
|
 | La differenza tra l'underflow e l'overflow è:
 | che l'underflow si verifica solamente per numeri negativi e l'overflow
solamente per numeri positivi |
 | che l'underflow si verifica solamente per numeri positivi e l'overflow
solamente per numeri negativi |
 | che l'undeflow si verifica solo nella sottrazione e l'overflow solo
nella addizione |
 | nessuno dei precedenti |
|
 | Nello standard IEEE 754, le configurazioni di bit con valore speciale
(dove cioé non si usa la forma S x M E) sono esclusivamente:
 | per lo zero e l'infinito |
 | per lo zero, l'infinito positivo e l'infinito negativo |
 | per lo zero, l'infinito positivo, l'infinito negativo e il valore
NotANumber (NaN) |
 | nessuna delle precedenti |
|
 | Se vengono sommati due numeri in virgola mobile:
 | può rendersi necessaria la normalizzazione del risultato |
 | è sempre necessaria la normalizzazione del risultato |
 | non è mai necessaria necessaria la normalizzazione del risultato |
 | la normalizzazione è necessaria se uno dei due è minore di 1 |
|
 | Nella rappresentazione IEEE 754 in formato doppio:
 | per la mantissa vengono usati 11 bit e per l'esponente 52 bit |
 | per la mantissa vengono usati 52 bit e per l'esponente 11 bit |
 | per la mantissa vengono usati 23 bit e per l'esponente 8 bit |
 | per la mantissa vengono usati 52 bit e per l'esponente 8 bit |
|
 | Se nella rappresentazione in virgola mobile si aumentasse la quantità di
bit a disposizione per l'esponente a discapito dei bit usati per la
mantissa:
 | si aumenterebbe l'intervallo di rappresentazione riducendo la
precisione |
 | si aumenterebbe la precisione riducendo l'intervallo di
rappresentazione |
 | si otterrebbe una rappresentazione più precisa ma meno veloce per
quanto riguarda i calcoli |
 | nessuna delle precedenti |
|

5. Logica digitale
 | Le leggi di De Morgan permettono
 | di convertire la negazione di AND di variabili in AND di variabili |
 | di convertire la negazione di AND di variabili in un OR di variabili
negate |
 | di convertire le variabili in forma negata in forma vera |
 | nessuna delle precedenti |
|
 | Un insieme di operatori funzionalmente completo è:
 | esclusivamente l'insieme di AND e NOT |
 | un qualsiasi insieme di operatori che permette di realizzare le
operazioni di AND, OR e NOT |
 | un insieme di operatori che soddisfano le due leggi di De Morgan |
 | nessuna delle precedenti |
|
 | Quale dei seguenti insiemi di operatori è funzionalmente completo:
 | AND e OR |
 | AND |
 | OR |
 | nessuno dei precedenti |
|
 | Quale dei seguenti insiemi di operatori è funzionalmente completo:
 | NAND |
 | NOR |
 | OR e NOT |
 | tutti i precedenti |
|
 | Dimostrare che il NOR è un insieme di operatori funzionalmente completo |
 | Il concetto di insieme di operatori funzionalmente completo serve a:
 | minimizzare il numero totale di porte utilizzate (economicità) |
 | minimizzare il numero di porte diverse utilizzate (semplicità) |
 | minimizzare il ritardo totale del circuito |
 | nessuna delle precedenti |
|
 | La tecnica del carry-look-ahead
 | rende più efficiente la somma in quanto permette ai riporti di essere
passati da una cella addizionatrice alla successiva |
 | rende più efficiente la somma perché il circuito che si ottiene
risulta essere più semplice |
 | non rende più efficiente la somma |
 | nessuna delle precedenti |
|
 | L'input come riporto alla cella addizionatrice di posizione 0 (meno
significativa) è:
 | 0 |
 | 1 |
 | ininfluente (può essere sia 0 che 1) |
 | dipende dalle cifre da sommare |
|
 | Disegnare il circuito per una cella addizionatrice (sia per il bit di
risultato che per il bit di riporto). Si usi la tecnica della propagazione
del riporto |
 | Un multiplexer permette:
 | di selezionare tramite n linee di controllo quale delle 2n
linee di input deve andare in output |
 | di selezionare tramite n linee di controllo su quale delle
delle n linee di output deve andare la linea dati in input |
 | di selezionare tramite n linee di controllo su quale delle
delle 2n linee di output deve andare la linea
dati in input |
 | nessuna delle precedenti |
|
 | Un demultiplexer permette:
 | di selezionare tramite n linee di controllo su quale delle
delle 2n linee di output deve andare la linea
dati in input |
 | di selezionere tramite n linee di controllo quale delle 2n
linee di output deve essere messa a TRUE |
 | di selezionere tramite 2n linee di controllo
quale delle n linee di output deve essere messa a TRUE |
 | nessuna delle precedenti |
|
 | Progettare una ROM con dimensione 4 e con valori a 4 bit pari a M(0)=2,
M(1)=3, M(2)=5, M(3)=2. |
 | Fornire la implementazione di un demultiplexer usando la implementazione
di un decoder 2 a 4 ed una linea dati in input addizionale. |
|